Il Muro

di Marco Piras

RIT. come per natura voglio quello che non ho,
questo e' il modo in cui sto bene non dico cazzate,
spacco il muro rompo tutto quando faccio hip-hop,
rappresento dalla costa di rime ne ho cascate. x2

Mi esprimo, comprimo,
in vecchio stile isolano
nell'emisfero concimo,
per fare salde radici mi inchino
per passare il muro del suono
per creare un nuovo tono
perche' so che valgo piu' dell'oro.
piu' della pista di un rotto in culo
piu' di coloro che hanno avuto tanto ed adesso fanno un coro
ora basta, sopra lo screach che incastra
mc che vende rime come se fosse all'asta
ora passo e chiudo, cazzo faccio festa
non c'e' niente che ci resta
dentro la testa,
ricordo che perde forma tipo carta pesta
dentro una stanza faccio festa
non c'e niente che mi arresta,
rimango sempre a testa alta.
mo si scanza con la speranza che sia fresca
dono la pietanza che si innesta con il freestile
pure quando canto in svista sai che ci sta'
per spaccare meglio quando sono nella mischia.
sono al centro
non per caso, fatto a posta
viaggio nella scena anche se non protagonista
wave che porta dentro un'altra in pista
io che posso fare, in questo caso faccio festa.
sul muro se parlo ti dico
come un amico ti sto affianco se sul cielo punti il dito,
al sogno ambito travestito
che gira imperterrito
e se sorpasso il muro e' solo perche me lo merito.
come il cuore resta nel suo interno
non posso farne a meno perche' senno' e inferno.
dentro lo sterno, estate o inverno
non cambia niente
ma non pensare che ci sia per niente,
dentro la mente.

RIT. x2

non racconto barzellette
non pensare che ti bastano collette
per salire nelle vette
sono strette
quando qualcuno ci si mette
e come un bastardo poi ti fotte,
fra la gente avanti.
senza rimpianti,
e senza trattenere il fiato
senza rimorsi,
senza avere mai sbagliato
con la forza di capire cosa e' errato
con un fine bello ma movimentato.
siamo davanti ad un muro cementato,
forza di stato
per rimuoverlo ci vuole il carrarmato,
che sia blindato
in modo che non rischi troppo
che col tempo attutisca ogni colpo.
dietro il muro ce ne sta' un altro
dopo un altro ancora
per proteggere la sua dimora
dietro il muro ce ne sta' un altro
dopo un altro ancora monopolizzando la struttura.
strade strette
e non c'e' spazio per la massa
che storia, che incazzo,
siamo in italia e non ho accozzo
c'e' chi si aggancia al cazzo
c'e' chi cerca un nuovo rimpiazzo
per avere uno spazio
e tramandare una cultura duratura
grossa di grande misura,
per la scena piu' futura,
per la gente che si cura
di rispettare una cultura vera
c'e' chi ride, c'e' chi spera, c'e' chi innalza la bandiera a strisce verso l'alto
e non capisce se l'ha fatto per se stesso o qualcun altro
mentre io lo dico
dopo ve lo faccio
senza tener conto di nessuno vado dritto sopra il muro.

RIT. x 4